Studio GO-AFTER: efficacia di Golimumab nei pazienti con artrite reumatoide attiva dopo trattamento con inibitori del TNF-alfa
Gli inibitori del TNF-alfa ( Tumour Necrosis Factor alpha ) sono frequentemente utilizzati per il trattamento dell’artrite reumatoide, ma non è chiaro se l’uso di un diverso inibitore del TNF possa migliorare la risposta dei pazienti.
Lo studio GO-AFTER ( Golimumab in patients with active rheumatoid arthritis after treatment with tumour necrosis factor alpha inhibitors ) ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Golimumab ( Simponi ), un inibitore del TNA-alfa, nei pazienti con artrite reumatoide attiva già trattati in precedenza con uno o più inibitori del TNF-alfa.
In totale, 461 pazienti con artrite reumatoide attiva sono stati assegnati dopo stratificazione per l’uso di Metotrexato, a ricevere iniezioni sottocutanee di placebo ( n=155 ), di Golimumab 50 mg ( n=153 ) o 100 mg ( n=153 ) ogni 4 settimane nel periodo 2006-2007.
Sono stati considerati idonei allo studio i pazienti che avevano ricevuto, in precedenza, almeno una dose di un antagonista del TNF-alfa.
Questi pazienti hanno continuato ad assumere Metotrexato, Sulfasalazina, Idrossiclorochina, corticosteroidi orali e farmaci antinfiammatori non-steroidei.
L’endpoint primario era il raggiungimento alla 14.a settimana di un miglioramento uguale o superiore al 20% nei criteri dell’American College of Rheumatology ( ACR20 ) per la valutazione dell’artrite reumatoide.
Alla 16.a settimana, i pazienti con un miglioramento inferiore al 20% nel numero delle articolazioni gonfie e doloranti, sono stati sottoposti a terapia di salvataggio e a un cambio di trattamento da placebo a 50 mg di Golimumab o da 50 mg a 100 mg di Golimumab.
L’efficacia del farmaco è stata valutata mediante analisi intention-to-treat.
I pazienti avevano interrotto l’uso dei precedenti inibitori di TNF-alfa a causa della mancanza di efficacia ( 58% ) o per ragioni non collegate all’efficacia ( 53% ), come problemi di intolleranza e accessibilità.
I pazienti hanno mostrato malattia attiva, indicata da 14 articolazioni gonfie e 26 doloranti per l’intero gruppo ( valori mediani ).
Alla 14.a settimana, il 18% dei pazienti del gruppo placebo, il 35% del gruppo Golimumab 50 mg ( odds ratio, OR=2.5; p=0.0006 ) e il 38% del gruppo Golimumab 100 mg ( OR=2.8; p=0.0001 ) ha raggiunto un ACR20.
Due pazienti non sono mai stati trattati e 57 non hanno portato a termine lo studio a causa di eventi avversi, insoddisfazione per gli effetti del trattamento, perdita nel corso del follow-up, decesso o altre ragioni.
L’efficacia del farmaco è stata valutata su 155 patienti nel gruppo placebo, 153 in quello 50 mg di Golimumab e 153 in quello 100 mg di Golimumab.
Nelle settimane da 1 a 16 sono stati registrati eventi avversi gravi nel 7% dei pazienti nel gruppo placebo, 5% nel gruppo 50 mg di Golimumab e nel 3% nel gruppo 100 mg di Golimumab.
Nelle settimane da 1 a 24, dopo che ad alcuni pazienti era stata somministrata la terapia di salvataggio, sono stati registrati eventi avversi gravi nel 10% dei pazienti del gruppo placebo, nel 5% del gruppo 50 mg di Golimumab e nel 4% nel gruppo 100 mg di Golimumab.
In conclusione, Golimumab riduce i segni e i sintomi dell’artrite reumatoide nei pazienti con malattia attiva, precedentemente trattati con uno o più bloccanti il TNF-alfa. ( Xagena2009 )
Smolen JS et al, Lancet 2009; 374: 210-221
Farma2009 Reuma2009
Indietro
Altri articoli
Eruzioni psoriasiformi paradosse nei bambini trattati con inibitori del TNF-alfa
L’eruzione psoriasiforme indotta dagli inibitori del fattore di necrosi tumorale-alfa ( TNF-alfa ) è ben riconosciuta negli adulti, ma pochi...
Guselkumab nei pazienti con artrite psoriasica attiva naive-ai-farmaci biologici o che avevano precedentemente ricevuto un trattamento con inibitori del TNF-alfa: studio DISCOVER-1
Molti pazienti con artrite psoriasica hanno una risposta inadeguata agli inibitori del fattore di necrosi tumorale ( TNF ). Guselkumab...
Uso di inibitori del TNF-alfa e rischio di infezione grave nella malattia infiammatoria intestinale pediatrica
Gli studi hanno dimostrato una associazione tra l'uso di inibitori del fattore di necrosi tumorale-alfa ( TNF-alfa ) e un...
Rischio di grave infezione batterica associata a inibitori TNF-alfa in bambini con artrite idiopatica giovanile
Gli inibitori del TNF-alfa ( TNFI; inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa ) sono stati oggetto di un Black...
Ustekinumab superiore agli inibitori del TNF-alfa nel trattamento della psoriasi a 6 e 12 mesi
Uno studio ha mostrato che Ustekinumab ( Stelara ) era significativamente più efficace di tre inibitori del fattore di necrosi...
Terapia con inibitori TNF-alfa e rischio di cancro nelle malattie croniche immunomediate
È stata confrontata l'incidenza di cancro in seguito alla terapia con inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa...
Linfomi non-Hodgkin a cellule T associati agli inibitori TNF-alfa
Il rischio di linfoma non-Hodgkin ( NHL ) con inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ) non...
Efficacia di Tofacitinib nella artrite reumatoide refrattaria al trattamento con inibitori del TNF-alfa
Nei pazienti con artrite reumatoide, trattati con uno o più inibitori del fattore di necrosi tumorale ( TNF ), senza...
FDA: casi di linfoma, leucemia e psoriasi di nuova insorgenza con gli inibitori del TNF-alfa
L’FDA ( Food and Drug Administration ) sta chiedendo alle società che commercializzano gli inibitori del TNF-alfa di aggiornare il...
Lupus eritematoso farmaco-indotto associato a inibitori del TNF-alfa
Il lupus eritematoso sistemico è considerato farmaco-indotto quando, in relazione all’assunzione di un farmaco si osservano: a) caratteristiche di lupus...